Nella storia il corpo energetico è stato descritto da diverse culture, le principali sono state quella Indiana e quella Cinese. Entrambe le filosofie hanno tramandato insegnamenti sulla struttura del corpo energetico.
La Medicina Tradizionale Cinese (MTC) ha descritto i vari meridiani come flussi di energia che scorrono all’interno del nostro corpo in corrispondenza del sistema nervoso, linfatico e sanguigno.
Le porte di scambio di energia, attraverso cui il corpo fisico entra in contatto con il sistema sottile sono state definite Chakra dal filosofia Indiana.
I chakra sono Ruote di Energia, li possiamo immaginare come degli imbuti, la cui funzione “naturale” (come nella respirazione) è quella di alternare momenti di assorbimento (= rotazione oraria) a periodi di espulsione delle tossine eteriche (=rotazione antioraria).
La loro funzione principale è quella di coordinare l’entrata e l’uscita dell’energia dai nostri sistemi sottili, si forma così un complesso sistema di interscambio energetico.
Ogni chakra può essere definito come un centro energetico, deputato a governare l’energia di un raggruppamento di organi o apparati (livello fisico), e sono strettamente correlati al nostro sistema emozionale.
Il sistema energetico è così composto da 7 CHAKRA MAGGIORI, ognuno in corrispondenza di uno specifico punto del corpo, anteriore e posteriore lungo la spina dorsale, in corrispondenza del passaggio della Kundalini.
Lo stato di equilibrio tra assorbimento ed espulsione dell’energia, è caratteristico per ogni persona. Più un chakra viene sollecitato più l’energia scorre in modo vorticoso. Quando però il chakra viene sovraffaticato (avvenimenti, emozioni, traumi fisici ecc…) il flusso arriva ad un punto di “collasso”, ovvero è come se scattasse un “salvavita” e il chakra rallenta o si blocca.
A volte questo meccanismo può essere anche repentino (problematiche di tipo acuto) altre volte può passare molto tempo (problematiche di tipo cronico). Sebbene ogni chakra sia in grado di autoregolarsi, può succedere che a causa di uno squilibrio ne possa risentirne l’intero sistema.
Ogni chakra vibra ad una frequenza specifica a cui
è associato uno o più colori predominanti:
- 1° – Chakra (rosso/nero/ marrone) si trova in corrispondenza del perineo (tra l’ano e i genitali)
- 2° – Chakra (arancione) è collocato a 4 dita sotto l’ombelico
- 3° – Chakra (giallo) è posizionato circa 4 dita sotto lo sterno in corrispondenza del plesso solare
- 4° – Chakra (verde e rosa) comprende l’area del petto
- 5° – Chakra (blu/azzurro) sulla gola
- 6° – Chakra (indaco/viola) è collocato tra le sopracciglia in mezzo la fronte
- 7° – Chakra (tutti i colori o bianco) in centro alla testa.

1° CHAKRA
Il Chakra della radice è legato all’energia della TERRA e la finalità evolutiva che ne caratterizza l’attività è il RADICAMENTO, cioè la capacità di sentirsi e di mantenersi ben ancorati a terra, con abbondanza di energia vitale e con grande forza nell’affrontare quotidianamente la realtà materiale.
Esso fonda l’identità FISICA e permette di sopravvivere con stabilità e con equilibrio FISICO. Nell’adulto, un chakra della radice ben funzionante rende l’individuo ben radicato nella realtà, in grado di procurarsi le risorse necessarie per il suo mantenimento e la sua sicurezza direttamente dall’ambiente circostante, che considera un luogo ospitale e pieno di opportunità; per questo non teme i cambiamenti poiché sa di avere la forza e le capacità di trarre da essi il meglio, per se stesso ed i suoi cari. La persona emana un senso di forza sotto forma di energia vitale.
L’emozione negativa più nociva per questo chakra è la PAURA legata alla sopravvivenza; Nel bambino sono la paura di non essere stati desiderati (“non dovevo nascere, sono un errore”, “non sono amato, desiderato, accettato e perciò non vengo sfamato e/o accudito”.
Per l’adulto la paura che “il mondo è un luogo terribile, freddo ed inospitale”, di non essere amati e nutriti.
A livello emotivo questo chakra è legato a tutte le forme di stanchezza, depressione dovute al senso di appartenenza e di sopravvivenza (contesto sociale, nucleo famigliare, abitudini e condizionamenti); E’ inoltre legato alla capacità dell’individuo di realizzarsi e al successo professionale.
Le parti del corpo collegate al chakra della radice sono: l’apparato scheletrico con particolare riferimento alla colonna vertebrale e le gambe, le articolazioni come le anche, ginocchia, caviglie e piedi (che identificano la capacità di sostenersi con in propri mezzi), l’intestino crasso, l’ano, lo sfintere, la vescica e l’intestino crasso.
Le ghiandole endocrine collegate al 1° chakra sono le surrenali (in parte legate anche al 3° chakra), due piccole ghiandole situate sopra ciascun rene. In caso la sopravvivenza sia minacciata, esse secernono adrenalina, attivando il sistema lotta/fuga e rendendo le nostre percezioni del pericolo più chiare, con nuovo vigore e coraggio. I pericoli che attivano il sistema possono essere reali o immaginari quindi forti scariche emotive possono attivare il rilascio di adrenalina anche quando sentiamo una paura estrema o persino un’ansia cronica.
Corpo energetico associato: Corpo Fisico e Corpo (Doppio) Eterico
Le disfunzioni fisiche generate dallo squilibrio del 1° chakra sono: difficoltà di assorbimento del nutrimento (intolleranze al latte e latticini ed ai derivati del grano – celiachia), emorroidi e ragadi, problemi alla struttura ossea alla base della colonna vertebrale, alle ginocchia, caviglie e piedi.
I Cristalli più rappresentativi per questo chakra sono: agata, chiastolite, eliotropio, ematite, granato, ossidiana, ossidiana fiocco di neve, diaspro rosso, tectite, legno fossile, quarzo affumicato, quarzo tormalinato e tormalina.
Il Chakra sessuale è legato all’energia dell’ACQUA e lo scopo evolutivo della sua attività è il MOVIMENTO; permette l’esplorazione delle emozioni, genera l’energia sessuale, il desiderio e la capacità di esprimere le proprie necessità.
Esso fonda l’identità CREATIVA e permette l’autogratificazione.
Un chakra sacrale ben funzionante determina un adulto in grado di percepire le necessità del suo corpo, in relazione agli istinti primari di sonno, fame e sete e di soddisfare le proprie esigenze vitali sapendone godere ma senza cadere in dipendenze, alimentari, sessuali o di altro genere. Le parti del corpo collegate al chakra sacrale sono gli organi sessuali (vagina, utero ed ovaie nella donna; pene, testicoli e prostata nell’uomo), la regione addominale (intestino tenue, reni, vescica), la lingua.
Il 2° chakra governa l’energia del denaro, intesa come energia legata alla creatività, al poter fare ciò che desidero e nella società di oggi purtroppo tutto è veicolato da questo tipo di energia.
I sistemi fisici associati sono il sistema riproduttivo, il sistema urinario, il sistema circolatorio.
Le ghiandole endocrine collegate al 2° chakra sono le ovaie e la prostata.
Corpo energetico associato: Corpo Emozionale
Le disfunzioni fisiche generate dallo squilibrio del chakra sacrale sono: malfunzionamento degli organi riproduttivi (impotenza, frigidità, sterilità) e affezioni dell’apparato sessuale (cistiti, vaginiti, infiammazioni che rendono impossibile o doloroso il rapporto sessuale), problemi al sistema urinario e di defecazione; problemi legati all’intestino tenue e gonfiore addominale; complicazioni al sistema linfatico (ripulitura del sistema dei liquidi corporei, ritenzione idrica e cellulite); rigidità articolari; dipendenza da cibi che danno assuefazione tipo dolci, cioccolata, alcool e/o droghe.
I cristalli che più rappresentano il 2° chakra sono: corniola, aragonite, calcite rossa/arancio, pietra di luna (adularia), tulite, opale di fuoco.

2° CHAKRA

3° CHAKRA
Il chakra dell’ombelico è legato all’energia del FUOCO e lo scopo della sua attività è la TRASFORMAZIONE; produce energia volitiva, volontà, autostima e potere personale.
Esso fonda l’identità dell’EGO e permette l’auto-identificazione.
Un chakra dell’ombelico ben funzionante rende l’individuo auto-motivato, che comprende la propria responsabilità nella costruzione dei ciò che ricerca.
Ha notevoli capacità analitiche nonché decisionali, una potente forza di volontà ed una buona immagine di sé (autostima).
E’ affidabile, disciplinato, capace di accettare le sfide.
E’ difficile influenzarlo per trascinarlo in situazioni che non approva perché sa discernere tra i suoi pensieri ed i suoi obiettivi e quelli degli altri.
Sente di avere il proprio posto nell’universo e di occuparlo con diritto.
L’evento peggiore per il corretto sviluppo di questo chakra è un subire forti attacchi all’autostima.
Un ambiente familiare caratterizzato da autoritarismo, critiche continue, privazione della possibilità di poter scegliere per sé (con conseguente convinzione di non essere capace a gestire l’autonomia e danno all’autostima), crudeltà mentale e/o fisica, insensibilità verso le proprie scelte, punizioni ingiuste o non comprese. Le parti del corpo collegate al chakra dell’ombelico sono il fegato, la cistifellea, lo stomaco, la milza, i reni.
I sistemi fisici associati sono: sistema digestivo, sistema nervoso, sistema muscolare, sistema endocrino nel suo complesso.
La ghiandola endocrine collegate al 3° chakra è il pancreas.
Corpo energetico associato: Corpo Mentale
Le disfunzioni fisiche che possono essere generate dalla mancanza di equilibrio del chakra dell’ombelico sono diabete, problemi renali, epatiti, ulcere, disturbi al sistema nervoso, debolezza del sistema immunitario.
I cristalli che rappresentano il 3° chakra sono: calcite gialla, ambra, pirite, quarzo citrino, occhio di tigre, pietra del sole, fluorite gialla.
Il chakra del CUORE è legato all’energia dell’ARIA e gli scopi della sua attività sono la TRASFORMAZIONE e l’AMORE.
Esso fonda l’identità SOCIALE. La funzione di TRASFORMAZIONE IN PERDONO genera una persona capace di elaborare il dolore che eventi traumatici, violenti e sconvolgenti possono generare; ciò significa giungere ad accettare che siano accaduti e quindi riuscire finalmente a liberarsi di questo dolore per sentirsi di nuovo sereni, fiduciosi, leggeri e liberi.
L’altra funzione è collegata allo sviluppo della capacità di AMARE (se stessi e gli altri), di aprirsi verso l’esterno, di accogliere e di RICEVERE AMORE; la formazione di legami familiari e tra pari (amicali) e lo sviluppo della personalità.
Attraverso il chakra del cuore passa tutta l’energia con cui l’essere umano entra in relazione; esso eleva le frequenze fisiche trasformandole in spirituali e tramuta le vibrazioni più elevate in energie fisiche, pronte per essere utilizzate nella vita quotidiana.
Nell’adulto, un chakra del cuore ben funzionante genera una persona capace di elaborare i traumi e le emozioni negative e pesanti per poi poterne deporre il carico, tramite i processi di accettazione e di perdono.
La persona sa vedere ed accettare se stesso ed i suoi simili nella loro interezza, anche con gli aspetti negativi o non sviluppati insieme all’unicità e alla bellezza interiore.
Sa che l’amore di cui ha bisogno la trova dentro di sé, non chiede all’esterno di rassicurarlo nel suo diritto di amare o di essere amato. L’individuo ama se stesso, i figli, il partner, i parenti, gli animali, la natura, l’umanità e tutto il Creato, i legami che crea sono sani e rispettosi dei diritti altrui. Sa dare senza aspettarsi ricompense in cambio.
E’ chiaro che l’emozione negativa più nociva per questo chakra sia la FUGA DALLA SOFFERENZA. Un chakra cardiaco che non funziona bene fa diventare la persona pessimista, amara, cinica, insensibile, passiva e triste, ipercritica e giudicante.
Può sperimentare dipendenza, gelosia ed eccessivo sacrificio di sé. Risentimenti, giudizi e aspettative ostacolano la percezione dell’amore. Soprattutto l’individuo sente di non avere il diritto di essere libero dal passato e dal dolore, di non poter amare ed essere amato.
Rimane separato, incapace di vedere la propria bellezza e quella degli altri.
Le parti del corpo collegate al chakra sono il cuore, le vene, le arterie ed i capillari, il timo ed il seno. I dolori repressi bloccano il diaframma, i polmoni ed i bronchi, le braccia e le mani.
I sistemi fisici associati sono: il sistema cardiaco e circolatorio, il sistema polmonare, il sistema immunitario.
La ghiandola endocrina collegata al 4° chakra è il timo.
Corpo energetico associato: Corpo Causale
A livello emotivo sono la paura di non essere amati e di rimanere soli che creano squilibri a livello di questo chakra.
Le disfunzioni fisiche generate dallo squilibrio del chakra del cuore sono: disturbi cardiaci (aritmia, attacchi di cuore) e della circolazione del sangue (ipertensione), disturbi polmonari (asma, enfisema), incapacità di respirare in modo profondo, debolezza del sistema immunitario (tendenza alle bronchiti e polmoniti), problemi alla schiena, problemi alle braccia ed alle mani, malattie della pelle.
I cristalli più rappresentativi sono: quarzo rosa, rodonite, rodocrosite, avventurina, apatite, crisoprasio, kunzite, malachite, chiastolite, lepidolite.

4° CHAKRA

5° CHAKRA
Il Chakra della gola è legato all’energia dell’ETERE e lo scopo evolutivo della sua attività è l’espressione creativa, l’abilità comunicativa e lo sviluppo dell’intuito. Esso fonda l’identità CREATIVA.
Si sviluppa in età adulta e permette alla persona di esprimere se stesso (pensieri ed emozioni), di trovare la propria voce e di ascoltare gli altri.
Permette all’individuo di entrare in risonanza con persone e luoghi.
Ne esprime il diritto di dire e di udire la Verità.Un chakra della gola ben funzionante produce una voce risonante ed una buona comunicazione. La persona è espressiva, creativa ed ispirata.
E’ un buon ascoltatore ed è capace di interazioni positive, non incolpa gli altri per ciò che gli manca ma si dà da fare per creare ciò che desidera e di cui ha bisogno.
E’ proteso ad esprimere le sua verità ed il suo Sé Superiore. Le relazioni sono fondate su una comunicazione sincera e sulla vera intimità. Possiede senso del ritmo, può esprimersi anche a livello musicale e artistico. Sperimenta flussi di sincronicità, con una certa regolarità. l’emozione negativa più nociva per questo chakra sia la PAURA DI ESPRIMERSI CON SINCERITA’ (ed il conseguente vivere di BUGIE).
Si sperimenta timore di parlare, voce sottile, difficoltà ad esprimere sentimenti e pensieri, a parlare in modo chiaro e diretto, esprimendosi in modo vago e con tanti giri di parole. Timidezza, possibilità di balbuzie, tosse, problemi alla tiroide ed influenze ricorrenti, metabolismo lento. La persona è insoddisfatta ed annoiata.
Le relazioni risentono di una comunicazione mediocre e di scarsa intimità. L’individuo tende a non fidarsi di nessuno ma lui stesso è molto bugiardo, con se stesso e con gli altri, presenta atteggiamenti vittimistici che riversano la responsabilità degli eventi sfavorevoli della sua vita sugli altri.
L’individuo è scollegato dalla propria Guida Spirituale e vive il mondo come luogo ostile, da cui attira il peggio possibile (che si aspetta). Soprattutto sente di non avere il diritto di ESPRIMERE LE PROPRIE VERITA’.
Le parti del corpo collegate al chakra della gola sono gola, mascella, denti, collo, vertebre cervicali, spalle, orecchie. Il sistema fisico associato è il metabolismo (iperattività/letargia, regolazione della temperatura corporea, gestione del peso corporeo).
La ghiandola endocrina collegata al 5° chakra è la tiroide.
Corpo energetico associato: Corpo Buddhico
Le disfunzioni fisiche generate dallo squilibrio del chakra della gola sono: problemi del linguaggio e dell’udito, disturbi alla gola ed alla voce, orecchie e mascella, malattie del cavo orale, rigidità delle spalle e irrigidimenti cervicali, problemi e disfunzioni della funzione mestruale nelle donne (in associazione con il 2° chakra), iper e ipotiroidismo, aumento di peso legato al sistema endocrino, iperattività/letargia.
I cristalli utilizzati per questo chakra sono: calcedonio blu, acquamarina, angelite, sodalite, azzurrite, amazzonite, apatite, crisocolla (anche 4°chakra), calcite blu, celestina, labradorite (anche 6° chakra), lapislazzuli e dumortierite.
Il TERZO OCCHIO è il punto che è legato al sesto chakra ed è correlato all’energia del SUONO E DELLA VISIONE INTERIORI e lo scopo evolutivo della sua attività è il RICONOSCIMENTO DEGLI SCHEMI SUPERIORI e la VOLONTA’ dell’individuo.
Esso fonda l’identità ARCHETIPA produce la capacità di immaginare e di intuire, genera l’introspezione, i sogni e le visioni. Si sviluppa in età adulta; Esprime il diritto di VEDERE LA VERITA’ (sia essa umana o superiore). Un terzo occhio ben funzionante determina un individuo con capacità mentali, intellettuali e psichiche intensificate.
E’ intuitivo, ha buona memoria e percezioni precise; fa e ricorda i sogni, sa pensare per simboli ed archetipi. La capacità di immaginare e visualizzare è amplificata e la persona sa come proiettare le sue visioni nel mondo esterno. Sperimenta le percezioni extra-sensoriali.
Viaggia in modo consapevole attraverso le dimensioni superiori. Ha chiara consapevolezza dei motivi e delle modalità con le quali gli eventi della sua vita si realizzano ed è proteso ad apprendere le lezioni che si presentano sul suo cammino.
L’impulso negativo più nocivo per questo di chakra è quello di DEGRADARE LE ESPERIENZE PSICHICHE A ILLUSIONI O FANTASIE.
Un sesto chakra non in equilibrio può portare a difficoltà a focalizzare le direzioni che si vuole imprimere alla propria vita, che quindi procede a sobbalzi o va alla deriva; difficoltà a vedere un futuro per sé e confusione.
Si possono sperimentare problemi di salute mentale come allucinazioni, incubi. Soffrire di insensibilità, cattiva vista, poca memoria e difficoltà di concentrazione, dormire senza sognare. Non si ha alcuna comprensione del perché la vita sia come è, che significato rivesta, al di là dell’apparenza e le esperienze che vive.
Le parti del corpo collegate al terzo occhio sono: fronte, tempie, occhi, testa, cervello.
La ghiandola endocrina collegata al 6° chakra è la pituitaria.
Corpo energetico associato: Corpo Atmico.
Le disfunzioni fisiche generate dallo squilibrio del terzo occhio sono: problemi della crescita (gigantismo, nanismo), problemi del sonno, allucinazioni, illusioni, incubi difficoltà di concentrazione, emicranie e mal di testa, disturbi alla vista ed all’udito, confusione mentale, sbalzi d’umore estremi.
I cristalli che sono utilizzati per questo chakra sono: ametista, ametrino, sugillite, labradorite (anche 5°chakra), giada lavanda e charoite.

6° CHAKRA

7° CHAKRA
Il Chakra della corona è legato all’energia COSMICA e lo scopo evolutivo della sua attività è l’assimilazione della conoscenza, lo SVILUPPO DELLA SAGGEZZA.
Esso fonda l’identità UNIVERSALE e produce la capacità di trascendere, i sistemi di pensiero, l’immanenza, l’unione con l’ENERGIA UNIVERSALE.
Si sviluppa in età adulta; ne esprime il diritto di conoscere ed imparare la verità trascendente, quella che si cela aldilà della materialità.
E’ la sede dell’Intuizione e delle idee, coordina il 6°chakra. Governa i due emisferi cerebrali.
Inoltre è definito come il chakra della “fede”, ma non come significato religioso ma col senso di fiducia.
Regola tutti i processi del DNA. Un chakra della corona ben funzionante genera una persona capace di assimilare sapienza per poi giungere a maturare saggezza.
Determina apertura mentale, capacità di argomentare, analizzare, mettere in discussione. La spiritualità viene esperita in un modo tutto personale, non legata a religioni o a rigidi dogmi ma piuttosto una trascendenza della realtà terrena nell’Infinito che crea un senso di interezza, di pace e fiducia, facendo comprendere lo scopo della propria esistenza.
La persona percepisce l’Amore cosmico, gli schemi di causa-effetto che determinano quanto sperimenta.
Comprende di avere una Missione Spirituale da adempiere. l’atteggiamento più nocivo per questo chakra sia l’ATTACCAMENTO AL MATERIALE.
In questi casi il 7° chakra si chiude parzialmente ma non può serrarsi del tutto, altrimenti la persona cadrebbe in coma. Questo individuo è molto attaccato a cose e persone, gli unici valori della sua vita.
Essendo scollegato dal suo Sé Superiore, non ne riceve intuizioni o suggerimenti favorevoli per la sua vita e le sue decisioni.
Sperimenta raramente un “sentimento cosmico”, un’appartenenza con il Tutto. Teme la morte, evento che conduce alla perdita di ciò che gli è caro, che conduce al nulla.
Nega e sminuisce il valore della spiritualità e di tutto ciò che non può essere provato scientificamente. Può cadere in situazioni apatiche e depressive o soffrire di iperattività la cui profonda motivazione è quella di vivere “tutto più sia possibile”, prima della morte, evento che azzera tutto. Mostra confusione, rigidità e chiusura mentale. Soffre di preoccupazioni, ansie e angosce.
Soprattutto sente di non avere il diritto di conoscere, imparare ed evolvere. Non si percepisce come un’entità dotata di una scintilla divina, perciò sente di non avere diritto ad una vita eterna.
Le parti del corpo collegate al chakra della corona sono la sommità del capo e l’intero encefalo.
Il sistema fisico associato è il sistema nervoso, considerato nella sua interezza.
La ghiandola endocrina collegata al 7° chakra è la pineale.
Corpo energetico associato: Corpo Monadico.
Le disfunzioni fisiche generate dallo squilibrio del chakra della corona sono: problemi al cuoio capelluto e di crescita dei capelli (alopecia e calvizie), cefalee ed emicranie avvertite nella parte superiore del cervello, sensazione di pressione cranica, disordini del sonno, disordini mentali.
I cristalli più rappresentativi sono: quarzo ialino, quarzo elestiale, diamante, diamantino di Herkimer, howlite, adularia, calcite trasparente o spato di Islanda, opale arlecchino.
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